Non solo start-up tecnologiche ma attenzione alle tante iniziative di micro-imprenditorialità che sono nate e possono svilupparsi nei nostri quartieri.

Da qualche anno, in aggiunta alla mia attività di insegnante, sono diventato un micro-imprenditore dell’ospitalità. Ogni mese, infatti, accolgo decine di giovani che vengono a scoprire Milano da tutto il mondo, attratti dalle sue tradizionali storiche bellezze ma soprattutto dalla sua ritrovata vivacità culturale.

Quest’esperienza mi ha permesso di entrare in contatto con tanti altri cittadini che hanno deciso di intraprendere attività imprenditoriali piccole o piccolissime, nuove o più tradizionali. Penso ai micro-nidi familiari, al ripensamento e rilancio di piccole attività commerciali, all’ospitalità di turisti nelle proprie case grazie alle nuove tecnologie o a piccole opere artigianali.  In molti casi anche solo a complemento delle proprie occupazioni principali.

Sono convinto che queste iniziative possano essere occasioni preziose per reinventarsi, in qualsiasi fase della vita, per creare nuove fonti di reddito per i giovani e le famiglie, per creare occasioni di socialità. Credo in particolare possano essere una risposta creativa e proattiva ai nuovi bisogni che emergono nelle nostre vie e piazze.

Mi candido in Municipio 6 per farmi portavoce anche di queste istanze, con l’obiettivo di fare rete tra queste attività, per individuare soluzioni comuni e strumenti che il Municipio nella sua autonomia può mettere in campo. Penso ad esempio ai progetti di micro-credito promossi in questi ultimi anni dalla giunta.

L’amministrazione in questi 5 anni ha saputo interpretare in modo innovativo il concetto di smart city all’interno delle politiche di sviluppo, puntando sulla massima apertura all’impresa e all’innovazione e sulla massima attenzione ai soggetti più deboli e alla loro inclusione nella comunità.

Silver e Pippo


1 commento

Gianfranco GUERINI ROCCO · Giugno 6, 2016 alle 9:27 pm

Mi piacerebbe approfondire l’idea dei “micro nidi”. Sarebbe interessante poter quantificare il potenziale per trasformare “l’idea” in un “progetto”
Gianfranco Guerini Rocco (Margherita mi conosce)

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